IVA al 5% per l’arte in Italia: cosa significa?

IVA al 5% su Arte, Antiquariato e Collezionismo: Una svolta per il mercato italiano dell’arte

 

Luglio 2025 – Una misura fiscale attesa da tempo potrebbe finalmente rilanciare il mercato italiano dell’arte: la riduzione dell’IVA al 5% su opere d’arte, antiquariato e oggetti da collezione. Abbiamo parlato con Francisco Schenone, Direttore delle Operazioni Europee presso Crown Fine Art, per approfondire le implicazioni di questo importante cambiamento.

“Questa è la notizia che aspettavamo da anni,” afferma Schenone. “Nonostante l’Italia sia uno dei principali centri globali dell’arte, il regime fiscale italiano è stato storicamente meno competitivo rispetto ad altri mercati europei. Ridurre l’IVA al 5% rappresenta un passo fondamentale per rivitalizzare il mercato interno e attrarre collezionisti e investitori stranieri.”

Secondo Schenone, l’impatto potenziale potrebbe essere considerevole. “Una minore IVA abbassa il costo finale per gli acquirenti, rendendo opere e oggetti di valore più accessibili. Ciò probabilmente stimolerà le vendite, specialmente nel mercato primario, dove l’IVA incide direttamente sul prezzo. Inoltre, potrebbe incoraggiare il rientro in Italia di opere d’arte italiane precedentemente vendute o custodite all’estero, in paesi con condizioni fiscali più favorevoli.”

I primi segnali sono promettenti. “Abbiamo già registrato un aumento delle richieste di preventivi per importazioni e spedizioni internazionali. Alcune gallerie stanno già organizzando il ritorno di opere attualmente situate a Londra, Parigi e New York. Anche le case d’asta stanno adattando i loro calendari per sfruttare il nuovo regime fiscale.”

Dal punto di vista logistico, Crown Fine Art prevede un aumento dei volumi tra il 15% e il 25% nei prossimi 12 mesi. “Ci aspettiamo una crescita significativa sia delle spedizioni internazionali che di quelle nazionali, insieme a una maggiore richiesta di servizi accessori come imballaggio museale, trasporti a clima controllato, gestione doganale e assicurazioni specializzate. Anche i depositi temporanei di opere d’arte stanno ricevendo maggiore attenzione.”

United Kingdom - Crown Fine Art

Questo incremento potrebbe avere effetti positivi anche sull’occupazione. “Volumi più elevati richiederanno più personale specializzato, inclusi autisti formati, tecnici d’imballaggio ed esperti doganali. Inoltre, prevediamo una crescita dell’intero ecosistema del settore artistico, inclusi restauratori, fotografi d’arte, curatori ed esperti di catalogazione. È una grande opportunità per creare posti di lavoro qualificati.”

Tuttavia, Schenone sottolinea alcune sfide future. “La coesistenza con il regime del margine, ampiamente utilizzato nel mercato secondario, potrebbe generare incertezze. Il nuovo regolamento obbliga a scegliere tra IVA ridotta e regime del margine, creando potenzialmente confusione. Sarà fondamentale fornire chiarimenti sull’applicazione della nuova aliquota IVA in casi di importazioni temporanee e vendite in conto deposito.”

Per navigare in questa fase di transizione saranno necessari aggiornamenti normativi e formazione specifica. “Gli operatori del settore – galleristi, antiquari e fornitori di logistica – devono adattarsi rapidamente. Stiamo organizzando seminari con esperti fiscali per i nostri clienti per garantire conformità ed evitare errori che potrebbero portare a sanzioni o controversie.”

Con questa iniziativa, l’Italia si posiziona competitivamente rispetto ad altri mercati europei. “Un’IVA al 5% ci allinea strettamente con Francia (5,5%) e Germania (7%), rendendo il nostro paese molto più attraente per i collezionisti internazionali che prima preferivano acquistare altrove. Inoltre, rafforza il ruolo strategico dell’Italia come hub logistico per l’arte nel Mediterraneo.”

Crown Fine Art's Office Designed for Everyone - Crown Workspace

Schenone individua anche nuove opportunità per fiere ed eventi. “Alcuni organizzatori stanno già valutando Milano e Roma come sedi per importanti fiere internazionali. L’IVA ridotta rende l’Italia un’opzione interessante per espositori stranieri, consentendo loro di effettuare vendite locali sotto un regime fiscale più favorevole.”

“In conclusione,” afferma Schenone, “questa misura rappresenta un punto di svolta cruciale. Deve essere accompagnata da chiarezza normativa e investimenti in formazione professionale. Se ben gestita, l’iniziativa può rilanciare il mercato, aumentare i volumi d’affari, creare opportunità di lavoro e consolidare la posizione prominente dell’Italia nel panorama artistico globale. È un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere.”

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Published

Luglio 30, 2025

Written By

Francisco Schenone

European Operations Director, Crown Worldwide Group