Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità.

Il percorso espositivo, che si snoda negli spazi dell’ex Monastero Benedettino di S. Vitale, affianca espressioni della creatività artistica “tradizionale”, come pittura e scultura, alle c.d arti minori.
La mostra “Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità” è ospitata presso il Museo Nazionale di Ravenna dal 16 febbraio al 26 maggio 2016. 
 
Il percorso espositivo, che si snoda negli spazi dell’ex Monastero Benedettino di S. Vitale, affianca espressioni della creatività artistica “tradizionale”, come pittura e scultura, alle c.d arti minori. La mostra propone infatti una selezione di artisti della contemporaneità che, ignorando il confine tra arti maggiori e arti minori, hanno conferito alle loro opere un valore universale per stile e sapienza tecnica.

Sono esposte più di cento opere tra dipinti, sculture lignee, vasi, esemplari di oreficeria, arazzi, bronzi e ceramiche di Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Paolo Staccioli, Cordelia von den Steinen, Ivan Theimer, Paolo Marcolongo, Stefano Alinari, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Mario Ceroli, Paola Staccioli, Luigi Ontani, Gigi Guadagnucci, Giovanni Corvaja, Daniela Banci, Marzia Banci, Orlando Orlandini, Angela De Nozza, Ornella Aprosio, Angela Caputi, Tristano di Robilant, Sauro Cavallini, Sophia Vari, Kan Yasuda, Pietro Cascella, Fernando Cucci, Ninì Santoro.

Molti degli autori selezionati per la mostra propongono la loro ricerca artistica declinandola in stili differenti. Proprio nei processi artigianali, nella tecnica, nella scelta dei materiali (ceramica, vetro, tessuto, resina) è insito il valore universale della Bellezza.

Crown Fine Art ha gestito il coordinamento e la comunicazione tra tutti gli attori coinvolti: curatori, architetto, prestatori, artisti, broker assicurativo e personale del Museo. Ha coniugato le richieste del Museo con quelle dei prestatori e degli artisti, in un’ottica di assoluta flessibilità. Ha tenuto contatti regolari tra i prestatori e l’Ente organizzatore, aggiornando puntualmente quest’ultimo in merito a variazioni della lista opere e altre modifiche intervenute in corso d’opera. Ha sapientemente organizzato la logistica di tutti i trasporti e predisposto la tipologia di imballaggi più adeguata, tenendo conto delle peculiarità delle singole opere e ricorrendo anche a sopralluoghi, laddove necessario. Ha infine gestito l’allestimento di tutte le opere in collaborazione con l’architetto e il personale del Museo e con la costante supervisione del proprio personale di coordinamento.

In sede di allestimento le maggiori difficoltà riscontrate hanno coinvolto, in particolare, il posizionamento delle seguenti opere:
  • l’arazzo “Black out” di Angela De Nozza, nonostante le ripetute assicurazioni sul punto, aveva dimensioni maggiori rispetto a quanto precedentemente comunicato e dunque il pannello di alloggiamento non aveva dimensioni adeguate. Il team di allestimento ha quindi prontamente proposto la propria soluzione: è stato predisposto un ulteriore listello a maggior distanza da terra, così da posizionare correttamente l’opera.
  • la scultura “Donna nel vento” di Giuliano Vangi ha richiesto la movimentazione mediante sollevatore e c.d. stecche saponate, dato il peso considerevole dell’opera.
  • le sculture “Le Chat” in terracotta e “Cavallo” in bronzo di Ivan Theimer erano provviste di basamenti non dotati di adeguata stabilità. Al fine di garantire il posizionamento delle opere in totale sicurezza e di tutelare l’incolumità dei visitatori è stata predisposta in loco la realizzazione di staffe di sicurezza da parte dei nostri tecnici specializzati.

La soluzione proposta da CFA è riuscita brillantemente a soddisfare le aspettative dell’Ente organizzatore. Tutti i servizi sono stati svolti con puntualità ed efficienza, facendo fronte ad ogni imprevisto e gestendo ogni situazione con professionalità.

Inoltre, il team Crown ha supportato il Museo anche in attività collaterali. Dimostrando assoluta disponibilità, ha ottemperato ad ulteriori esigenze fungendo da supporto alla segreteria organizzativa.

Il principale outcome per CFA è stato la possibilità di consolidare il rapporto con il Museo Nazionale di Ravenna e con il suo direttore, la Dott.sa Emanuela Fiori. Grazie all’ottimo servizio svolto e al feedback positivo ricevuto, Crown ha gettato le basi per collaborazioni future a nuovi ed entusiasmanti progetti.

La società si è inoltre presentata a nuovi soggetti come partner potenziale per artisti e prestatori nel panorama dell’arte contemporanea.